Entro il 2021, come ha dichiarato il commissario Ue al Mercato interno Thierry Breton, l’Europa imporrà nuove regole al mercato del digitale. A partire dalle sanzioni (Digital Markets Act e il Digital Service Act) che prevedono fino “alla separazione strutturale” delle operazioni europee delle Big Tech. Si tratterà di “sanzioni proporzionate, che partiranno da multe e richieste di rimedi temporanei fino a giungere, in extrema ratio, alle separazioni strutturali per contrastare eventuali posizioni dominanti nel mercato continentale”. Regole che riguardano Google, Apple, Amazon, Facebook o Microsoft. In pratica, per evitare le sanzioni i Big della Rete dovranno “spalancare” i loro algoritmi, a rendere trasparente il mercato pubblicitario e condividere parte dei dati raccolti in rete ai competitors, al fine di evitare un abuso di posizione dominante. Ma nuove regole saranno fissate per la tutela del diritto d’autore e del copyright.
Infine si darà seguito all’applicazione della Web Tax (dopo la Svizzera): la prima nazione europea ad applicarla, anche in “solitudine”, sarà la Francia già per il 2020.
Bruxelles ha deciso di recuperare terreno sul digitale nei confronti di Usa e Cina e ha impresso una forte accelerazione in questo senso. Con o senza accordo fra i contendenti.